OSAS | Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno

  • Cure Dentali   •   24 Ottobre 2019

OSAS

Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, episodi normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.

studio ontoiatrico firenze

la maggior parte delle persone minimizza i disturbi del sonno e i sintomi tipici delle OSAS. La stragrande maggioranza di coloro che soffrono di “cattivo riposo” non consulta il medico.  Altrettanto grave l’alto costo sociale dovuto all’aumento degli infortuni sul lavoro e degli incidenti stradali, che potrebbero essere sensibilmente ridotti agendo tempestivamente.

Oggi l’odontoiatra ha un ruolo importante come “sentinella epidemiologica” provvedendo, per quanto di propria competenza, alla individuazione dei soggetti a rischio e alla eventuale presa in carico terapeutica, dopo diagnosi specialistica di secondo livello, di chi è colpito dalle invalidanti apnee ostruttive.

La Sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno è una malattia da non sottovalutare, perché spesso è correlata ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa, infarto o ictus cerebrale, oltre ad obesità e diabete. I pazienti affetti da OSAS provano spesso un senso continuo di affaticamento e un’eccessiva sonnolenza diurna, che causa un maggior rischio di essere coinvolti in incidenti lavorativi e stradali.

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Come fare quindi per capire se si soffre di apnee ostruttive nel sonno?

L’OSAS è spesso molto difficile da diagnosticare, perché il paziente può essere asintomatico o non riconoscere i sintomi.

Sintomi notturni: russamento, pause respiratorie, sonno frammentato da frequenti risvegli, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia (l’esigenza di urinare nel corso della notte) e sudorazione notturna.

Sintomi diurni: stanchezza al risveglio, scarsa concentrazione con deficit di memoria, mal di testa mattutini, disturbi dell’umore ed eccessiva sonnolenza diurna.

Quello che è importante sapere è che solo in seguito a un esame specifico (polisonnografia), il medico potrà capire se soffrite effettivamente di apnee notturne e stabilire la corretta terapia da seguire.

  • Nel nostro Studio abbiamo la possibilità di fornirvi un polisonnigrafo che porterete a casa e ci riconsegnerete il giorno dopo.

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Quali sono le terapie per il russamento e le apnee nel sonno?

Per le forme più lievi di OSAS  può bastare anche una semplice terapia comportamentale o posizionale, basata sulla riduzione del peso e su una corretta igiene del sonno. Per le forme medio-severe di OSAS potrebbe essere invece necessaria una terapia ventilatoria con CPAP, un piccolo ventilatore che aiuta la respirazione durante il sonno, o l’uso di dispositivi odontoiatrici da applicare durante la notte (simili a bite). In altri casi la scelta migliore è invece un intervento chirurgico, risolutivo e mininvasivo.

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DIRETTIVA EUROPEA

Il 1° luglio 2014 l’Unione Europea ha emanato una nuova direttiva sull’emissione o il rinnovo dei permessi di guida, introducendo alcune importanti indicazioni rivolteai pazienti affetti da sindrome delle apnee notturne. Tale Direttiva ha, di fatto, sancito l’importanza del riconoscimento di questa patologia cronica. Si legge, infatti: “il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida”.

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Nicoletta Albricci   •   Odontoiatra

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